È inutile negarlo, nella lavorazione per una riabilitazione funzionale o estetica, l’impronta è uno dei momenti meno graditi dai pazienti.

Quante volte vi sarà capitato di sentire un paziente lamentarsi, del senso di nausea e di ostruzione del cavo orale, durante la presa delle impronte.

Molte persone arrivano addirittura a rinunciare ai trattamenti per la salute orale, solo ed esclusivamente per evitare il rilievo delle famigerate impronte.

Da qualche anno a questa parte, però, molti pazienti possono godere del beneficio di un trattamento meno invasivo e fastidioso.

Grazie alle nuove tecnologie digitali, il rilievo delle impronte è una fase del protocollo clinico oramai alla portata di tutti, anche i più sensibili.

Ma perché si è arrivati ad elaborare un nuovo sistema di rilievo delle impronte?

Solo per evitare l’effetto molto sgradito ai pazienti, oppure c’è qualche altra ragione legata agli aspetti tecnici del lavoro clinico?

Analizziamo le problematiche dell’impronta tradizionale.

L’impronta rilevata con i portaimpronta standard oppure individuali, in abbinamento ai materiali da impronta, viene definita “impronta tradizionale”.

Questo tipo di rilievo sul paziente, nonostante i grandi sforzi delle aziende e dei produttori del settore odontoiatrico, presenta una serie di problematiche.

Queste non riguardano solo ed esclusivamente l’intolleranza alla manipolazione piuttosto invasiva sul paziente.

Molti dei limiti dell’impronta tradizionale sono rappresentati dalla qualità, dalla precisione e dalla capacità dei materiali di essere conservati a lungo.

Un’impronta di tipo tradizionale, una volta rilevata sul paziente, dovrà essere inviata al laboratorio odontotecnico per lo sviluppo e la realizzazione del modello.

Questa fase racchiude già una serie di difficoltà intrinseche all’aspetto pratico, che possiamo così riassumere:

A) L’impronta, ovviamente, deve essere precisa e i tempi di rilievo sul paziente dovrebbero essere piuttosto rapidi, al fine di evitare al paziente stesso un fastidio eccessivo. Di media i tempi di indurimento dei materiali da importa oscillano dai 2 ai 4 minuti di tempo. Il senso di nausea del paziente può protrarsi per tutto il periodo di permanenza nel cavo orale del materiale da impronta.

B) Il materiale per il rilievo dell’impronta dovrebbe possedere caratteristiche fisiche tali da non presentare odore e sapore, per ridurre ulteriormente il fastidio provocato al paziente, durante l’inserimento e la permanenza nel cavo orale.

C) Il prodotto utilizzato per rilevare l’impronta deve conservarsi a lungo, senza subire un deterioramento con il passare del tempo.

D) L’impronta deve essere inviata al laboratorio odontotecnico, dove si procederà alla colatura e alla preparazione e confezione del modello di lavoro.

E) In molti casi, eventuali errori e imperfezioni delle impronte non possono essere rilevati se non alla fine della preparazione del modello di lavoro. Nei casi di insuccesso del corretto rilievo dell’impronta si dovrà procedere con la ripetizione della presa dell’impronta.

F) L’età dei pazienti e la dimensione della bocca possono rendere più complicata l’operazione di rilievo delle impronte. Nei pazienti con la bocca molto piccola, il rilevamento delle impronte diventa piuttosto complicato.

G) Nei bambini le impronte possono trasformarsi in veri e propri eventi traumatici.

H) I materiali da impronta, dopo essere stati utilizzati, richiedono lo smaltimento nei rifiuti speciali.

Oggi, grazie alla tecnologia digitale a nostra disposizione, è possibile eliminare e ridurre, al minimo, buona parte dei problemi sopra elencati.

L’evoluzione dell’impronta tradizionale, quella di ultima generazione, viene definita “impronta digitale”.

Per rilevare le impronte digitali della bocca si utilizzano gli scanner digitali intraorali.

Questi strumenti eseguono una scansione digitale del dente o della bocca del paziente in 3D.

Inserendo lo scanner in bocca al paziente, il clinico, rileva una serie di fotogrammi, oppure un video, a seconda della tecnica utilizzata.

Il prodotto della scansione verrà associato ed elaborato da un apposito software. Si formerà così un’immagine digitale della bocca, o della dell’elemento da trattare, del dente del paziente.

ricostruzioni in odontoiatria estetica.

Ma quali sono i vantaggi delle impronte digitali?

1) La scansione attraverso uno scanner digitale risulta più rapida e confortevole. Mediamente una scansione ha una durata che varia dai tre ai cinque minuti, o poco più. Per lo studio odontoiatrico, la velocità di realizzazione delle impronte, rappresenta una riduzione considerevole del tempo della seduta dedicata alle impronte e un conseguente risparmio economico.

2) L’impronta digitale non prevede l’utilizzo di materiali da impronta, si riducono così al minimo tutte le fastidiose problematiche di nausea causate dai prodotti per il rilievo delle impronte.

3) Nel caso di rilevamento di imperfezioni e imprecisioni è possibile correggere seduta stante, in studio, l’impronta. Il clinico attraverso la visualizzazione dell’immagine dell’impronta rilevata è in grado di valutarne l’idoneità e la precisione. Nel caso di errori si può procedere con una nuova scansione completa, oppure solamente parziale della porzione difettosa.

4) Escludendo le fasi di colatura e di preparazione del modello, come nel sistema tradizionale, i margini di errore dovuti all’operatore si riducono drasticamente.

5) Le impronte digitali sono indicate per tutti trattamenti protesici, tranne che in protesi totale dove ancora non si è arrivati allo sviluppo di una tecnologia definitiva. Dall’ortodonzia alla conservativa è possibile avvalersi della tecnologia digitale.

6) Il risultato dell’impronta digitale è un file quindi, anche in questo caso, si possono evitare completamente i problemi di conservazione delle impronte dovuti alle caratteristiche fisiche dei materiali utilizzati nelle impronte tradizionali. Inoltre un’impronta digitale può essere sviluppata per un numero illimitato di volte senza che “l’impronta digitale” subisca un deterioramento. I file realizzati sono condivisibili immediatamente anche con laboratori odontotecnici distanti dallo studio, c’è solo bisogno di una buona rete internet.

7) I file delle impronte digitali vengono inviati, normalmente, a sistemi di produzione CAD/CAM per la costruzione dei dispositivi protesici.

8) Le impronte digitali sono più precise di quelle tradizionali. Questo fattore incide anche sulla precisione di adattamento del mandato protesico realizzato in laboratorio, se è preciso i tempi di adattamento si riducono in modo considerevole.

Impianti dentali
Lo scanner digitale, oggi, rappresenta uno strumento molto utile per l’ottimizzazione dei tempi e dei risultati nel rilievo delle impronte.

Il costo di un sistema digitale, per l’acquisizione delle impronte, non è sicuramente economico ma la riduzione dei tempi delle lavorazioni consente un ammortamento piuttosto rapido dell’investimento.

Lo scanner digitale è uno strumento che richiede una certa preparazione di base che si acquisisce con diverse ore di prove e di formazione.

Un ulteriore vantaggio dell’impronta digitale, da non sottovalutare, è la potenzialità in termini di comunicazione con il paziente.

Associando il sistema di rilevamento delle impronte ai software di pre-visualizzazione digitale del lavoro finito, oggi, è possibile offrire al paziente una panoramica completa del lavoro prima della sua realizzazione definitiva.

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