Nel settore odontoiatrico, negli ultimi quindici anni, la tecnologia digitale ha cambiato radicalmente il lavoro dell’odontotecnico e dell’odontoiatra.

Se inizialmente queste nuove tecnologie non sono state digerite in modo uniforme dall’intero comparto odontoiatrico, oggi sembra che si sia arrivati alla conclusione che queste tecnologie digitali sono indispensabili e si possono utilizzare per semplificare e ottimizzare l’intero flusso di lavoro protesico.

La tecnologia digitale oggi consente la produzione di protesi fisse e mobili, praticamente è possibile soddisfare quasi ogni necessità ricostruttiva in ambito odontoiatrico.

Fresatore nel laboratorio odontotecnico

Ma in cosa consiste il flusso di lavoro digitale?

Semplificando ai minimi termini possiamo considerare un flusso di lavoro digitale completo quella sequenza di fasi operative, cliniche e odontotecniche, realizzate con il supporto di tecnologie digitali.

Nello studio odontoiatrico il clinico rileverà l’impronta virtuale sul paziente con uno scanner intraorale digitale 3D, strumento che consente al medico di digitalizzare il rilevo dell’impronta e di trasmetterlo al laboratorio odontotecnico.

In laboratorio, al ricevimento del file digitale, si procede con la progettazione del lavoro, fase che viene eseguita dall’odontotecnico per mezzo di appositi software dedicati alla modellazione 3D (CAD).

Il progetto del lavoro, successivamente, verra elaborato da un apposito software (CAM) che invierà tutte le informazioni e le istruzioni al macchinario che costruirà fisicamente il lavoro finale.

La tecnologia digitale CAD/CAM oggi, innegabilmente, offre diversi vantaggi per l’equipe odontoiatrica. Possiamo citarne due che, molto probabilmente, sono i più rilevanti:

1. Risparmio di tempo e conseguente abbattimento dei costi di produzione.

2. Consente di ottenere manufatti protesici di alta precisione, eliminando parte delle problematiche di gestione dei materiali d’impronta per il clinico, e di alcune fasi di produzione “problematiche” per l’odontotecnico.

Il flusso digitale, nella routine del team odontoiatrico, merita di essere approfondito in ogni sua singola componente.

Oggi in questo articolo parleremo di uno strumento che utilizziamo quotidianamente nel laboratorio, il fresatore digitale.

Cos’è il fresatore digitale per il laboratorio odontotecnico?

La fresatrice, o fresatore, è un macchinario che utilizza utensili per fresaggio (frese) in grado di fresare e modellare differenti materiali grezzi.

Queste macchine, oggi, sono in grado di creare la quasi totalità dei restauri protesici.

La fresatrice può lavorare, a seconda del modello, su più assi modellando e scolpendo, per asportazione, blocchi di materiale grezzo.

I fresatori oggi sono in grado di lavorare molti materiali come ad esempio zirconia, ceramiche, resine, cromo cobalto e titanio, a seconda delle necessità delle differenti riabilitazioni protesiche.

Se i primi modelli di fresatrici erano appannaggio di centri specializzati, per via dei costi elevatissimi, oggi invece è possibile acquistare e utilizzare un fresatore direttamente nel proprio laboratorio odontotecnico.

Generalmente l’odontotecnico è più orientato verso macchine in grado di fresare disilicato di litio, zirconia, resine e ceramiche varie.

La fresatura dei metalli, nella maggior parte dei casi, viene lasciata ai centri specialistici industriali, ma approfondiremo questo discorso nei paragrafi successivi.

Fresatrice a controllo numerico

Quali sono le differenze tra i vari fresatori?

Sostanzialmente la differenza principale è da ricercare nel livello di precisione della fresatura, potenza e controllo della stabilità della macchina stessa.

Possiamo quindi dividere in due macro categorie i differenti modelli di fresatori: industriali e per uso privato.

Le macchine industriali hanno, il duplice vantaggio, di essere molto pesanti e stabili e di avere una potenza di lavoro molto elevata del mandrino che porta le frese.

Il peso è importantissimo per conferire stabilità al macchinario che, se esente da micro movimenti, sarà molto preciso in termini di dettaglio.

Le macchine industriali possono avvalersi di una tecnologia CNC, a controllo numerico, che arriva a precisioni infinitesimali misurabili in micron.

La potenza di rotazione dei mandrini, delle fresatrici industriali, consente di coniugare, precisione, velocità e carichi di lavoro intensivi.

Per intenderci le macchine industriali arrivano a sviluppare una potenza di diversi Kilowatt contro i singoli watt delle macchine più piccole, una differenza considerevole in termini di potenza che consente alle macchine di lavorare agevolmente tutto il giorno.

Le macchine utilizzabili nei laboratori odontotecnici si caratterizzano per una dimensione adeguabile agli spazi delle strutture odontotecniche.

In Italia, a differenza di altri paesi europei, i laboratori odontotecnici, nella maggior parte dei casi, vengono adattati ad immobili ricavati da appartamenti e strutture commerciali di piccole o medie dimensioni.

In altri paesi, invece, si costruisce la struttura, o edificio, che ospiterà il laboratorio, considerando gli spazi e le dimensioni delle singole unità operative in modo ergonomico e possibilmente adeguato agli strumenti e macchinari che arrederanno il laboratorio.

Le aziende produttrici hanno ben chiaro questo problema e, nel corso degli anni, hanno creato macchinari sempre più piccoli e adeguati agli spazi ridotti dei laboratori odontotecnici.

Un altro elemento da considerare nella panoramica dei fresatori è quello della tecnologia di fresatura, che potrà essere a taglio oppure a molaggio per spallatura.

Questa differenza implica l’utilizzo o meno di sistema refrigerante che potrà essere ad aria oppure a liquido.

Questo è un elemento di non poco conto, infatti a seconda del materiale da utilizzare si dovranno impiagare tecniche di fresatura differenti.

I metalli, come ad esempio il titanio, devono essere fresati con una fresatrice ad acqua, così come i minerali più duri come il disilicato di litio e le ceramiche composte.

Questa esigenza è dettata dalle alte temperature di lavoro create dalla rotazione della fresa e dalla frizione applicata al materiale durante la fresatura.

In questo caso si utilizzano acqua oppure liquidi lubrificanti e refrigeranti che hanno la funzione appunto di mitigare l’eccesso di calore prodotto durante la fresatura del materiale.

Altri materiali come PMMA, PEK e zirconia possono essere fresati con macchinari raffreddati ad aria.

Possiamo quindi affermare che oggi, nel laboratorio odontotecnico si potrebbe considerare l’utilizzo di un paio di macchine fresatrici, una con raffreddamento ad aria e una a liquido.

Questa scelta offre all’odontotecnico la possibilità di lavorare in piena autonomia i differenti tipi di materiale e, allo stesso tempo, di risparmiare tempo nella produzione dei dispositivi protesici.

Un altro elemento da considerare nella scelta del sistema ideale è il numero di assi di lavoro del fresatore.

Oggi le macchine in commercio si distinguono in fresatrici a 3, 4 oppure a 5 assi.

Maggiore è il numero degli assi e migliore dal la libertà di fresaggio del fresatore.

Una macchina a 5 assi sarà più facilitata a raggiungere le zone di sottosquadro mentre quelle a 3 assi avranno più limiti in questo senso.

La fresatrice a 5 assi amplia notevolmente le possibilità di risoluzione di casi protesici specie nei casi complessi che implicano la costruzione di strutture implantari soprattutto quando difettano di allineamento tra impianti multipli.

Possiamo affermare che dotare il laboratorio odontotecnico di fresatori può essere una scelta interessante.

Ovviamente è necessario valutare con attenzione la tipologia di prodotto da impiegare e, sopratutto, l’ammortamento del macchinario.

Se il laboratorio è di piccole dimensioni e ha solo pochi clienti che utilizzano tecnologie digitali, potrebbe essere consigliabile affidarsi a colleghi che già sono dotati di tecnologie digitali specialistiche.

Questo può evitare un investimento economico non adeguato alle proprie esigenze professionali e, allo stesso tempo, consentirà al laboratorio di iniziare a sviluppare gradualmente un flusso di lavoro digitale.

Il nostro laboratorio da oltre vent’anni è leader nello studio e nell’applicazione quotidiana delle tecnologie digitali.

Produciamo manufatti fresati nei differenti materiali come Cromo Cobalto, Titanio, Zirconio, PMMA,PEEK, fibra di Carbonio, Compositi e Cere, Plastiche Calcinabili e Alluminio.

Siamo in grado di soddisfare ogni esigenza digitale per studi odontoiatrici e per i laboratori odontotecnici sia in termini di lavorazioni che di consulenza professionale.

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