La tecnologia digitale in odontoiatria è presente da oltre vent’anni. Oggi i sistemi digitali si sono evoluti esponenzialmente ma, nonostante i molteplici vantaggi, sono ancora utilizzati in una percentuale piuttosto bassa dagli operatori che si attesta intorno al 15 / 20%.
L’impronta digitale rappresenta il punto di partenza del flusso di lavoro digitale odontoiatrico, diventando così il punto nodale per la gestione della digitalizzazione dello studio odontoiatrico.
Secondo diversi studi e ricerche di mercato, ancora oggi, non tutti gli odontoiatri possessori di uno scanner intraorale per le impronte digitali hanno sostituito completamente il rilievo delle impronte tradizionali o “analogiche”, come vengono definite oggi.
Al contrario molti laboratori odontotecnici già da molti anni hanno cambiato il loro status in “laboratorio digitale” maturando, come nel nostro caso, una notevole esperienza in materia.
Cosa significa “flusso di lavoro digitale” in odontoiatria.
“Il flusso digitale, in ambito odontoiatrico, consiste nell’ottimizzazione delle procedure e dei protocolli necessari alla realizzazione di un trattamento protesico utilizzando strumenti di lavoro digitali e non analogici.
La tecnologia digitale negli ultimi quindici anni ha subito un’enorme evoluzione anche nel mondo odontoiatrico. L’impiego di strumenti tecnologici digitali sta sostituendo, gradualmente, le tecniche di procedure che definiamo analogiche.
Oggi, grazie a questa tecnologa, è possibile organizzare un vero e proprio flusso di lavoro digitale odontoiatrico, dall’impronta digitale alla realizzazione del manufatto protesico finito.
Tali procedure non esautorano il medico dentista e l’odontotecnico dai loro ruoli professionali, al contrario ne modificano solo le modalità d’intervento sul flusso di lavoro che diventa quasi completamente digitale.
L’odontoiatria digitale è lo strumento di lavoro attuale per il team odontoiatrico all’avanguardia che desidera operare con strumenti odontoiatrici digitali per essere efficiente e risolutivo nella maggior parte dei trattamenti proposti a i propri pazienti, sempre ne totale rispetto dei parametri biologici e biomeccanici del paziente.
Il flusso di lavoro digitale consente inoltre, all’odontoiatra e all’odontotecnico, di rendere fluido il processo di comunicazione con il paziente con una notevole riduzione dei tempi operativi sullo stesso.
Attraverso la discussione della progettazione del lavoro, a monitor, è possibile motivare e rendere più chiara ed efficace la spiegazione di un piano di trattamento e, di conseguenza, l’accettazione di un preventivo.
L’impronta digitale come punto di partenza per il successo.
Prima dell’avvento delle tecnologie digitali una delle fasi più critiche, nelle fasi preliminari della preparazione del lavoro, consisteva nel rilievo delle impronte.
L’impronta digitale è paragonabile alle fondamenta di una casa, su di esse si dovrà costruire l’intero lavoro. Per questo deve essere estremamente precisa e stabile nel tempo, per quanto possibile.
L’impronta, di tipo “analogico” deve essere realizzata con un materiale dalle particolari caratteristiche di precisione e di gradevolezza al gusto e all’olfatto del paziente.
Il problema ricorrente per i pazienti, nel rilievo dell’impronta tradizionale, è riscontrabile nella sensazione di soffocamento e nello stimolo della nausea e del vomito, sopratutto nei pazienti affetti da reflusso faringeo; causa di questa sollecitazione è lo stimolo del palato molle dovuto al materiale d’impronta che talvolta raggiunge inevitabilmente il fondo del palato stimolando la volta palatale poco prima del velo pendulo.
A differenza dell’impronta digitale l’impronta analogica richiede una buona dose l’abilità dell’odontoiatra e un’elevata qualità dei materiali d’importa, questi due parametri hanno sempre fatto la differenza, sopratutto nei casi di riabilitazioni totali dove la precisione dell’impronta deve essere rilevabile su tutti gli elementi dentali preparati dal clinico. Possibilmente rilevati, contemporaneamente, in un’unica impronta.
Infine, ma non per minor importanza l’impronta tradizionale o analogica, è soggetta problemi di conservazione. A seconda del materiale da importa utilizzato è possibile riscontrare problemi di mantenimento dimensionale dovuti al deterioramento del materiale stesso oppure al cambiamento di stato causato dalle sostanze di detersione e di disinfezione, come acqua ed agenti sterilizzanti.
Perché scegliere l’impronta digitale?
- Lo scanner digitale intraorale per rilevare le impronte digitali, se confrontato alle tecniche analogiche, è più semplice da utilizzare per dell’odontoiatra.
- L’impronta digitale non richiede l’utilizzo di materiali da impronta eliminando così tutte le problematiche legate al materiale stesso e alla sua conservazione.
- Per il paziente è meno impattante l’impronta digitale di quella analogica. Con questa tecnica lo stimolo della nausea e del vomito vengono praticamente annullati.
- A seconda delle capacità e della manualità dell’odontoiatra, l’impronta digitale, riduce i tempi di rilievo dell’impronta stessa. A differenza del sistema analogico che richiede tempi di preparazione e di indurimento dei materiali d’impronta più lunghi.
- L’impronta digitale è affidabile anche in termini di precisione, se paragonata all’impronta analogica o tradizionale possiamo affermare che, mediamente, è più affidabile.
- Grazie al rilievo delle impronte digitali, oggi è possibile inviare il file ottenuto immediatamente al laboratorio. Il lavoro a distanza con questa tecnologia è facilitato dalla velocità di trasmissione dei dati tra studio odontoiatrico e laboratorio odontotecnico.
- Ultimo ma non per minor importanza è l’impatto ambientale ridotto di fatto, con il rilievo dell’impronta digitale. Con questa tecnica, oggi, non c’è bisogno di sviluppare un modello in gesso perché il risultato dell’impronta è un file digitale. Quindi, anche in questo caso, possiamo affermare che si riducono le quantità di rifiuti prodotti, come ad esempio materiali d’impronta e gessi per i modelli.
In cosa consiste l’impronta digitale in odontoiatria?
L’impronta digitale, in ambito odontoiatrico, consiste nell’utilizzo di uno scanner intraorale dotato di una telecamera. Questo strumento, ha una dimensione adatta ad essere inserito nel cavo orale del paziente.
Lo scanner digitale intraorale è in grado di eseguire la lettura dell’elemento dentale, o degli elementi del cavo orale che saranno utilizzati come supporto della riabilitazione protesica.
Grazie a questa tecnologia l’odontoiatra è in grado di eseguire la scansione degli elementi dentali e dell’occlusione.
I dati ottenuti sono disponibili in formato digitale e possono essere visualizzati e registrati con appositi software quali ed esempio l’Itero-3M-Sirona, e possono essere trasmessi immediatamente al laboratorio odontotecnico.
Attraverso l’utilizzo di software dedicati, come il software di modellazione 3Shape, l’odontotecnico sviluppa il progetto della riabilitazione protesica anch’essa in formato digitale.
Il progetto digitale “virtuale” sarà poi inviato al sistema CAD-CAM o alle stampanti digitali che realizzeranno il lavoro reale. Nel primo caso con fresatori VHF 4 e 5 Assi mentre nel secondo caso, con le stampanti digitali DWS e Asiga.
A seconda della tipologia del manufatto protesico e della tecnologia utilizzata per la sua realizzazione, l’odontotecnico procederà alla finalizzazione del lavoro con rifiniture manuali.
Il flusso digitale nello studio odontoiatrico e nel laboratorio odontotecnico rappresenta il futuro di questo settore.
Gli strumenti di lavoro sono molto affidabili e rodati a sufficienza per garantire un’eccellente qualità del manufatto protesico. Il lavoro più importante, oggi, è l’educazione e la formazione degli odontoiatri e degli odontotecnici che desiderano avvalersi di queste tecnologie.
Oggi il nostro laboratorio è in grado di fornire l’assistenza ed il supporto specializzato nel flusso di lavoro digitale odontoiatrico, sia per i neofiti che per gli operatori più esperti.
Grazie al nostro supporto, oggi, è più semplice avvicinarsi o approfondire le proprie conoscenze sull’impronta digitale senza trasformare questa esperienza in un percorso difficile e tortuoso per l’odontoiatra.
Il personale del nostro laboratorio ha seguito lo sviluppo della tecnologia relativa all’impronta digitale sino dalle sue prime apparizioni nel 2005. Da allora abbiamo sempre seguito gli sviluppi del settore, acquisendo un know-how unico in quest’ambito.
Grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni, oggi, siamo in grado di sviluppare e realizzare un “flusso di lavoro digitale totale” in grado di soddisfare ogni lavorazione protesica a supporto dentale o implantare.