L’estetica dentale può essere definita una sfida per il team odontoiatrico.
Ripristinare l’estetica di uno o più elementi dentali è un compito piuttosto impegnativo e richiede una perfetta sinergia tra studio e laboratorio.
Il successo di un trattamento passa attraverso l’analisi e lo studio del caso da parte del clinico e implica una buona capacità artistica dell’odontotecnico nell’impiegare la tecnologia a sua disposizione per realizzare a regola d’arte il manufatto protesico.
Nel mondo odontoiatrico l’estetica dentale è, ancora oggi, oggetto di ricerche e studi approfonditi.
Studiosi, filosofi e professionisti dell’estetica, nonostante abbiano una visione soggettiva sull’argomento, concordano e convergono sull’effetto che l’estetica deve donare all’individuo.
Il concetto comune è che un risultato estetico deve ripristinare l’aspetto “naturale” della bocca e del volto del paziente.
In questo contesto molti autori del settore odontoiatrico, nel corso degli anni, hanno espresso molte teorie per ottenere quella che potremmo definire una “ricetta” utile alla ricostruzione estetica del sorriso del paziente.
Le tesi elaborate hanno, sicuramente, portato un notevole aiuto ai clinici, specie nei casi di perdita dei riferimenti estetici originali del paziente.
Pensiamo ad esempio ai pazienti che da anni presentano una condizione di edentulia totale e non hanno documentazione del sorriso originale. In questi casi le vecchie fotografie del paziente, ad esempio quelle del matrimonio, sono un patrimonio di informazioni utilissimo al clinico per l’analisi, l’interpretazione e la definizione dei parametri estetici da riprodurre per risolvere esteticamente il caso protesico.
Diverso è il caso dei pazienti che devono riabilitare la perdita di uno o più elementi dentari.
In questi casi è possibile applicare una tecnica di valutazione e previsione della risoluzione estetica con l’ausilio di un computer.
Grazie all’impiego di software 2D e 3D, e ad operazioni di fotoritocco e di morphing delle fotografie digitali, il clinico oggi ha la possibilità di acquisire, analizzare ed elaborare tutti i dati utili alla realizzazione della tecnica di progettazione del sorriso in digitale.
Il team odontoiatrico ha a disposizione il DSD (Digital Smile Design), ovvero l’analisi e la previsione estetica, computerizzata, del sorriso e del viso della paziente.
Questa moderna tecnica, abbinata alla tecnologia digitale e alla sensibilità a capacità artistica del clinico e dell’odontotecnico, chiude il cerchio sulle possibilità a disposizione dell’odontoiatria per la risoluzione di problemi estetici del sorriso.
Ma cos’è in concreto il Digital Smile Design?
Il Digital Smile Design è una tecnica che tende ad agevolare la comunicazione tra medico e paziente.
Attraverso l’utilizzo e l’elaborazione di immagini digitali del paziente è possibile analizzare con il paziente stesso le possibilità di sviluppo di una nuova estetica del sorriso.
La visione del prima e dopo il trattamento, prima ancora di iniziare il trattamento è un potenziale incredibilmente potente per coinvolgere e motivare il paziente nelle scelte elaborate per la risoluzione estetica del caso clinico.
In cosa consiste la tecnica Digital Smile Design?
Il primo passo prevede l’acquisizione di una serie di immagini digitali del paziente.
Questo passaggio può essere realizzato con fotocamere reflex e con videocamere utili alla produzione di video.
Il video è molto importante per analizzare le fasi dinamiche del sorriso, dalla posizione delle labbra all’esposizione dei denti frontali per analizzare tutte le implicazioni estetiche della mimica facciale.
Altro fattore molto importante è rappresentato dalle fasi della espletazione della fonetica e dei rapporti dento labiali.
Le immagini acquisite saranno archiviate e andranno a completare la cartella clinica digitale del paziente.
Le immagini digitali integrano l’analisi estetica oggettiva dell’odontoiatra, gli stessi dati saranno utilizzati dal clinico per eseguire la mappatura e l’elaborazione dell’estetica del sorriso attraverso i punti di repere (Face Markers).
Come detto nel paragrafo precedente la fotocamera ideale per i rilievi fotografici è la reflex, una macchina fotografica alla quale è possibile associare obiettivi macro utili, anche, al ritratto del paziente.
In questa fase è molto importante rispettare le proporzioni del volto e sopratutto evitare le distorsioni tipiche di ottiche non indicate per il ritratto.
Anche il sistema di illuminazione ha una notevole importanza, i dettagli del volto e dei denti devono essere illuminati e riprodotti correttamente in modo da poter essere interpretati correttamente del clinico e dall’odontotecnico.
Nelle immagini realizzate per il Digital Smile Design il dettaglio è molto importante.
La fotografia nella sistematica DSD deve essere codificata e il paziente deve essere ritratto in pozioni riproducibili facendo riferimento a piani craniali ed estetici codificati e precisi.
Sostanzialmente la tecnica di ripresa fotografica prevede la realizzazione di una serie di immagini:
Estetica del volto: ritratti in posizione frontale e dei profili laterali del paziente.
Extraorale della bocca: Macro fotografie del sorriso in diverse fasi dinamiche. Macro fotografie del rapporto labiale degli elementi dentari. Macro fotografie delle porzioni dei denti più rilevanti per la realizzazione della struttura dei denti da riprodurre.
A seguire l’odontoiatra procederà all’elaborazione dei dati digitali attraverso una procedura di Digital Image Editing.
Questa fase viene realizzata con software di fotoritocco per fotografi professionisti come ad esempio Photoshop oppure con software per le presentazioni come ad esempio Keynote di Apple.
Esistono poi in commercio software specifici che derivano dall’elaborazione e dall’adattamento, alla tecnica odontoiatrica, dei software per fotografi.
L’utilizzo di un prodotto piuttosto che un altro dipende dalle capacità dell’operatore e dalla dimestichezza che ha con l’elaborazione digitale.
Di seguito all’elaborazione digitale dell’immagine si esegue il wax-up diagnostico digitale ed analogico.
Con l’ausilio della figura dell’odontotecnico si procede al mock-up estetico provvisorio e poi al dispositivo medico su misura definitivo.
Il paziente avrà così modo di vedere preventivamente alla finalizzazione del lavoro il risultato estetico.
Questa metodica, improntata sostanzialmente alla tecnica del fotoritocco, oggi risulta affidabile.
Grazie alla tecnologia digitale e all’elaborazione delle immagini digitali, oggi, è possibile apportare modifiche funzionali ed estetiche in fase di progettazione.
Queste informazioni, trasmesse al laboratorio metteranno l’odontotecnico nella condizione di lavorare agevolmente sulla realizzazione estetica.
Con la metodica Digital Smile Design lo scambio di informazioni tra odontoiatra e laboratorio odontotecnico è facilitato ed è, allo stesso tempo, molto più comprensibile.
L’odontotecnico non dovrà limitarsi ad interpretare foglietti volanti o spiegazioni telefoniche piuttosto articolate.
Con il Digital Smile Design, i dati utili allo sviluppo dell’estetica in laboratorio, sono in formato digitale e sono tangibili sotto forma di immagini digitali.
La tecnica DSD, inoltre, gode del vantaggio di poter essere integrata in un sistema digitale molto più ampio.
In un contesto di flusso di lavoro odontoiatrico il Digital Smile Design può essere implementato da impronte digitali, sistemi di produzione CAD-CAM e, per esempio, a sistemi di simulazione digitale ortodontica creando un vero e proprio sistema odontoiatrico mulitmediale.
La tecnica Digital Smile Design è un sistema che offre grandi opportunità per il team odontoiatrico ma, allo stesso tempo impone un approccio serio ed eticamente ineccepibile.
La tecnologia digitale è un ausilio importante per l’odontoiatria ma deve essere utilizzata da operatori competenti e in materia digitale e odontoiatrica.
Quello che si propone al paziente in fase di pre visualizzazione estetica deve essere mantenuto.
Solo una collaudata sinergia tra odontoiatra ed odontotecnico garantiscono una buona potenzialità di successo nell’utilizzo del Digital Smile Design.